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Speranze - Giorgio de Chirico

  • Immagine del redattore: G F
    G F
  • 18 feb
  • Tempo di lettura: 1 min

Gli astronomi poetanti sono molto allegri

La giornata è radiosa la piazza piena di sole.

Alla veranda si sono affacciati.

Musica e amore. La dama ahimè troppo bella

Vorrei morire per i suoi occhi di velluto.

Un pittore ha dipinto un’enorme ciminiera rossa

Che un poeta adora come una divinità.

Ho rivisto quella notte di primavera e cadaveri

Il fiume trascinava tombe che non sono più.

Chi vuole ancora vivere? Le promesse sono più belle.


Hanno issato tante bandiere sulla stazione

A patto che l’orologio non si fermi

Deve arrivare un ministro.

Egli è intelligente e dolce sorride

Capisce tutto e di notte

Alla luce di una lampada fumante

Mentre il guerriero di pietra dorme

Sulla piazza buia

Scrive lettere d’amore tristi e ardenti.


Tradotto dall'originale francese.

Presente e Passato. Giorgio de Chirico, 1936.
Presente e Passato. Giorgio de Chirico, 1936.

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